sabato 1 dicembre 2012

La cappella

Alla fine del sogno non riuscivo ad aprire quella porta, così ci ho provato da sveglia.

Ero in una cappella buia e spoglia, con solo una feritoia in alto a far luce. Le pareti erano nude, il pavimento terra battuta e umida. Al centro della stanza un altare di pietra era l'unico arredo. La luce che passava era calda e odorava di primavera, ma la finestra era troppo alta perché potessi anche solo vedere. La porta alle mie spalle non portava da nessuna parte, se non al corridoio del mio sogno. Non potevo tornare indietro e non c'erano altre uscite. L'unica via era scavare. E non me la sentivo ancora.

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